Batteria per telefoni portatili.

Dotata di display, che mostrava le operazioni in atto, e della possibilità di usare la stampante termica, stampando così i termini e il risultato delle operazioni eseguite.

Tecnicamente è un alternatore: costituisce il motore della luce della bicicletta.
Veniva applicato alla forcella della ruota, e, con il movimento della stessa, la rotella dell'alternatore gira e fa sì che si accenda la luce.

I primi telecomandi funzionano a ultrasuoni, diversamente dai telecomandi attuali che utilizzano gli infrarossi.

Primo modello del telecomando per televisore. Presenta due pulsanti: uno serve per accendere e spegnere la tv, l'altro per cambiare tra i canali (quindi per passare da un canale all'altro, in quanto al tempo esistevano solo due canali).

Modello più recente, che risale a quando già esisteva la televisione a colori. Vi è l'introduzione di un totale di 8 canali e diverse funzionalità (come la regolazione di volume, luminosità dello schermo...).
Questi telecomandi funzionano a ultrasuoni, diversamente dai telecomandi attuali il cui meccanismo sfrutta gli infrarossi.

Flash per fotocamera della marca Ferrania.

Si inseriscono i dischi e facendoli girare si puliscono grazie alle spatoline presenti nella fessura del cleaner.

Funzionava a 150 volt (pertanto inutilizzabile con la comune presa elettrica d'oggi, da 220 volt).

Elementi dell'impianto elettrico realizzati in ceramica o resina termoindurente

Nelle case si usavano i telefoni con impianto a spina; questo tipo di impianto prevedeva la presenza di più prese in stanze diverse, e al termine dell'impianto a spina era montata la suoneria supplementare. La sua funzione era quella di avvisare della chiamata in arrivo anche chi stava lontano dal telefono

(valvole)
I primi dispositivi attivi degli apparati elettronici.

Lo 'storico' multimetro 680R della ICE
Strumento di misura, usato per misurare correnti, tensioni e resistenze

Usato per ascoltare la musica registrata su nastri magnetici contenuti nelle 'musicassette'