ACQUARICA di Lecce
       Antichi Mestieri
Laboratorio di Antichi Mestieri
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La storia del LABORATORIO

L'esperienza che abbiamo voluto portare nel laboratorio ha riguardato in particolare i cestini realizzati utilizzando la paglia di Barboncino Mediterraneo intrecciato con il giunco: la manualità da acquisire per la loro realizzazione ci è sembrata più alla portata di persone totalmente inesperte ed alle prime armi che avevamo individuato come target preferito.
Abbiamo aggiunto, perché facente comunque parte della cultura del luogo, la realizzazione di contenitori in rametti di ulivo (in dialetto INCHI) e canna intrecciati: i PANARI.
Il Laboratorio inizia la sua attività formativa entro dicembre, continuando per almeno due mesi, ma il lavoro preparatorio parte molto prima con la raccolta del materiale vegetale necessario per consentire ad un buon numero di persone di frequentare con il necessario profitto.
La paglia di Hiparrenia Hyrta non costituisce un problema poiché è reperibile facilmente sulle strade di campagna di tutto il circondario. La paglia di grano invece viene prodotta appositamente con la semina della varietà "SENATORE CAPPELLI", il cui stelo ha la giusta consistenza ed altezza per lavorare in modo ottimale l'intreccio delle CUREDDHRE. Questa varietà costituisce oggi una rarità, poiché i contadini preferiscono utilizzarne altre che sono più comode da coltivare ed hanno una resa maggiore per ettaro.
I giunchi del tipo JUNCUS ACUTUS, invece, crescono esclusivamente nelle paludi, che sono zone protette. Per l'esigenza ci è stata di aiuto determinante la collaborazione con il "WWF-OASI LE CESINE" che ci ha consentito di raccoglierne la quantità necessaria e sufficiente per il nostro progetto.
La Saggina (Sorgo), per la realizzazione delle tradizionali scope, dobbiamo invece piantarla noi volontari dell'Associazione.
Nella prima edizione, il Laboratorio è stato ospitato nel "CENTRO ANZIANI", messo a disposizione dell'Amministrazione Comunale, consentendo così l'incontro tra anziani e giovani, sia del posto sia dei paesi vicini e meno vicini.
La pandemia da Covid-19 ha determinato, come per tante altre attività in Italia e nel mondo, la sospensione del corso nel 2020 e per i due anni successivi.
L'attività del Laboratorio è ripresa al termine della pandemia, con la seconda edizione del corso.
Questa è stata un'edizione particolare perché ha visto la partecipazione dei ragazzi ospiti della Cooperativa Sociale "L'ARCOBALENO" di Castrì di Lecce, nel quadro di un progetto che aveva come scopo la partecipazione nel processo di inclusione di immigrati regolari in attesa di impiego. E' stata l'occasione per fare incontrare persone di paesi diversi, generazioni diverse, culture diverse.
Tutti hanno partecipato con entusiasmo e riconoscenza, acquisendo una prima manualità e, soprattutto, la logica realizzativa di manufatti che, oltre ad essere costituiti da prodotti naturali, possono essere utili oggetti di uso quotidiano ed ambìti elementi di arredo.
La terza edizione ha visto la partecipazione di un folto gruppo di partecipanti, provenienti sia da Acquarica sia dai paesi vicini, che con estremo interesse e passione si sono avvicinati all'arte della Cesteria. E' stata l'occasione per "istituzionalizzare" un vero e proprio Corso di intreccio di cestini in paglia, seguito da un riconoscimento ufficiale dei risultati raggiunti con la consegna del diploma di frequenza. Il Corso di cesteria si avvale dell'esperienza e della pazienza del nostro Maestro Cestaio, il nostro Antonio "MESCIU UCCIU" PASCALI, che si è dedicato con passione e dedizione all'addestramento degli allievi.

Ma le attività del Laboratorio non finiscono e non finiranno qui. Altri settori ci sono ed altri se ne aggiungeranno nel futuro.
Già oggi, infatti, ci adoperiamo per diffondere la conoscenza della realizzazione della tradizionale "PASTA FATTA IN CASA". Le preziose mani delle donne della Proloco riescono a realizzare: "Sagne 'Ncannulate, Ricchieddhre, Minchialieddhri", formati tipici della tradizione salentina. Entusiasmante è stata, a questo riguardo, l'esperienza con una struttura ricettiva locale di prestigio che ha voluto regalare ai suoi clienti l'esperienza della cultura popolare salentina e ci ha chiesto di insegnare ai turisti ospitati presso la struttura a fare la Pasta Fresca, come si faceva e si fa ancora nel Salento. E' stata l'occasione per far conoscere la nostra cultura oltre i confini locali, anche a livello internazionale. Tutto a beneficio del territorio, per assecondare la sua vocazione turistica, ampliando l'offerta di opportunità.
Ci adoperiamo per far conoscere il tradizionale sistema di filatura della Lana, il ricamo, la realizzazione di Centri con il Tombolo, la sgranatura del Cotone: ma rimangono settori ancora da sviluppare, essendo al momento trattati solo come elemento di conoscenza.


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