Conoscere la storia, le vicende e la terra che ci ha dato i natali dovrebbe essere un dovere di tutti,
sia per capire chi siamo e da dove veniamo e, quindi conoscere noi stessi, sia per amare e apprezzare tutto ciò
che ci circonda e ci appartiene. Senza queste conoscenze saremmo esseri superficiali, senza radici, senza prospettive
sicure e non avremmo sentimenti profondi e capacità di amare. Da sempre, infatti, studiosi o semplici appassionati hanno
cercato di ricostruire le origini del proprio paese e le vicende storiche. Di Acquarica si conoscevano sporadiche notizie, ricavate dal contesto generale.
Acquarica è una comunità molto piccola: poco più di mille abitanti che vivono in case e villette, tutte a piano terra,
addossate le une alle altre, attorno alla Chiesa che in alto sui "cuti", sembra proteggerle. Paese agricolo, senza
pretese, di gente pacifica, cordiale, benevola, è sembrato per anni fine a se stesso: troppo semplice per avere un
passato notevole. Oggi però abbiamo il piacere di saperne di più e ciò è dovuto all'amico Michele che, con pazienza
e costanza, oltre al grande amore per la sua terra, si è dedicato alla ricerca minuziosa di documenti e notizie,
ripercorrendo le alterne vicende della storia del paese, e iniziando dai primordi dell'umanità sino ai nostri
giorni.
(...)
La gente era laboriosa, tranquilla e fiduciosa in Dio.
Al mattino il paese era vuoto e silenzioso perché tutti erano
al lavoro e, per le strade, costeggiate di "cuti" e bianche di tufo, c'erano solo vecchietti che si scaldavano al sole
e accudivano ai bimbi piccoli in attesa del ritorno dai campi delle mamme. A sera il paese si animava e voci, saluti,
pianti di bambini, e fermento per la fine della giornata e l'organizzazione della prossima, si intrecciavano in un
comune desiderio di riunirsi attorno al fuoco, mangiare un boccone e finalmente riposare.
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Antonietta Abate
Acquarica di Lecce è una delle cinque frazioni che compongono il territorio comunale di Vernole ed in particolare è, tra tutte, quella più prossima all'abitato del capoluogo.
Per raggiungerla, partendo dal centro di Vernole, si procede verso NNE per circa 2 Km, da percorrere in leggera salita nel primo tratto, fino al cimitero, e poi pressoché in piano o in lievissima discesa per la restante parte.
Le quote topografiche più elevate si riscontrano poco prima del cimitero e localmente raggiungono i 46 mt. s.l.m., mentre le stesse decrescono gradualmente verso l'abitato di Acquarica ed oltre, fino alla frazione di Vanze e poi via via verso la costa adriatica.
Nelle campagne che circondano l'abitato, suddivise in piccoli appezzamenti delimitati da muri a secco, è sempre più diffusa la coltivazione dell'olivo e, al di sotto del terreno che apporta nutrimento a questa nobile pianta, sono presenti formazioni geologiche calcaree che risalgono ad alcune decine di milioni di anni fa (Miocene).
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Di Acquarica di Lecce, mi ha colpito la maestosa vastità dei paesaggi litici presenti, che probabilmente non riflettono soltanto una dimensione paesaggistica naturale, ma forse vanno ad interessare anche una dimensione antropica remota di cui sarebbe bello conoscere e svelare le origini.
Senza ombra di dubbio in questo mio studio, Acquarica è stata la porzione di territorio che più mi ha incantato.
Le sue pietre, diffuse sul territorio in maniera apparentemente caotica e casuale, sembra vogliano raccontare qualcosa di maestoso e misterioso.
Tutto fa pensare che ciò che circonda l'abitato sia parte integrante dello stesso e ne continui la presenza chiedendoci di osservare e conservare con più attenzione i muretti, le "paiare" e tutte le morfologie e strutture litiche che ci circondano da secoli nella nostra indifferenza.
Mario Stani
(Geologo)