ACQUARICA di Lecce
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Libro su Acquarica di Lecce

CAPITOLO X

ACQUARICA di LECCE dal Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli - Lorenzo Giustiniani - Napoli 1797

ACQUARICA di Lecce in terra di Otranto in diocesi di Lecce, dalla quale città è distante miglia 7 in circa. Questa terra vedesi edificata in luogo piano, e dicesi non esser troppo buona l'aria, che vi si respira. Il suo territorio da agli abitatori grano, e legumi, ed anche vino, olio, e buon miele. Vi sono de pascoli per l'industria degli animali, essendo i suoi pochi abitanti addetti all'agricoltura, ed alla pastorizia, i quali non oltrepassano il numero di 280. Nella numerazione del 1532 furono tassati per fuochi 29, nell'altra del 1545, per 38. nella terza del 1561. per 58. nella quarta del 595. per 60m nella quinta del 1648. per 75. ed in quella del 1069. per 5. Forse per isbaglio è chiamata nella suddetta numerazione del 1648 Aquarita.
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Cenno Storico

Acquarica credesi così chiamata dalle acque che vi abbondano nell'abitato e nell'agro, e l'aggiunto <di Lecce> serve per distinguerlo da un Comune omonimo in circondario di Gallipoli. In tal nome standovi accozzate due parole italiane, acqua ricca, ingentilito l'attributo in rica per togliere l'aspro delle due consonanti
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La Chiesetta del Buon Consiglio

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Sino al 1931, al suo posto, ce n'era un'altra, molto più piccola, della quale non si conoscono le origini, ma dalla sua struttura, descritta da anziani che la ricordano, si può riportare la sua origine tra il 1500 e il 1600. Era costituita da un piccolo ambiente di 2 m2 circa, chiusi da muri a secco e con tetto di canne coperto da tegole.
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La devozione per la Madonna del Buon Consiglio ha radici profonde ed è sentita, ancora oggi, nel ricordo della protezione che Essa dette al nostro paese, all'epoca delle incursioni turche.
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La Chiesetta della Pietà

La Chiesetta della Pietà sorge di fronte alla via denominata col suo stesso nome. La data della sua costruzione non si conosce, ma da un documento notarile (notaio Tarantini 1709-foglio 94 v) si può dedurre che nei primi del 1700 esisteva e, quindi la sua edificazione risalirebbe tra il '600 e il '700. E' un piccola Chiesa molto raccolta, divisa in due parti regolari da due colonne abbozzate nella muratura e con le volte a stella
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La Chiesa Madre

Nel 1904, il Parroco di Acquarica Mons. Leone Greco fece erigere una nuova Chiesa Madre al posto della precedente che era a tetti e, ormai, fatiscente. Della vecchia costruzione si poté salvaguardare solo il campanile che, come la Chiesa, era datato 1525. Questo comprendeva due campane, una delle quali risultava la più antica della provincia, fusa nel 1552, dal Maestro Lupo Patitari di Gallipoli. Data la sua importanza, nel 1942 fu rispettata dai fascisti, quando fu dato ordine di prelevare le campane delle Chiese per trasformarle in ordigni di guerra.
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Disoccupazione

Nel 1918 finiva la prima sanguinosa guerra mondiale e gli uomini, che ebbero fortuna di tornare a casa, trovarono una situazione catastrofica di lavoro.
La disoccupazione era tanta e chi aveva la fortuna di lavorare veniva pagato con somme irrisorie: il guadagno giornaliero di un contadino ammontava a £1,50, di una donna a £0,75 e di un ragazzo a £0,40.
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"Patule" e "patulari"

(Tra i ricordi di Oronzo Longo)
Sino al 1950, lungo il litorale delle vicine spiagge, si estendevano larghe fasce di zone paludose, chiamate le Cesine, esse sono ancora esistenti, ma in parte bonificate e in parte circoscritte per creare un'oasi naturale per uccelli migratori.
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